Chernobyl
Nell’arco degli anni abbiamo scoperto molte verità sconvolgenti su uno dei peggiori disastri nucleari industriali della storia. Le conseguenze dell’esplosione del quarto reattore del 26 aprile 1986 presso la centrale nucleare di Černobyl’, nell’allora Repubblica Socialista Sovietica Ucraina E’ il più grave incidente della storia del nucleare civile, l’unico assieme a quello di Fukushima del 2011, ad essere stato classificato con il settimo livello, che corrisponde al grado più elevato della scala INES. Nelle settimane successive allo scoppio, a causa delle elevate radiazioni, sono stati trentuno i lavoratori della centrale e i pompieri che hanno perso la vita tra atroci sofferenze, ma il numero esatto delle vittime “collaterali” del disastro nucleare a tutt’oggi risulta incerto e non vi è ormai più alcun modo di stabilire con certezza i morti diretti, ma soprattutto quelli indiretti, deceduti in seguito, a causa di malattie. La gravità del disastro scatenò una vera e propria corsa all’individuazione di malattie e mutazioni genetiche dovute all’incidente: a distanza di anni è difficile parlare di cifre ufficiali, ma soprattutto furono numerosissimi i casi di tumori alla tiroide e leucemie che colpirono soprattutto i bambini e i giovanissimi, ma anche di disabilità subentrate in età matura e malformazioni sui bambini in gestazione. Per non parlare degli effetti più gravi sull’ambiente, di cui si sentono le conseguenze tuttora, ci fu la contaminazione del suolo con due materiali pesantemente radioattivi, tra cui il cesio-137. Chernobyl è la dimostrazione che la tecnologia non sempre si può controllare e gestire, arriverà un momento in cui non sarà possibile disporre di essa, fino a giungere a un vero e proprio conflitto. In una civiltà avanzata , è bastata una forza maggiore a spazzare via le sue conquiste. Il progresso oggi si può paragonare ad una specie di guerra: una guerra contro la natura e contro l’uomo. Chernobyl è una guerra attuale: le guerre del futuro saranno così. La tecnologia può essere fondamentale per tutelare l’essere umano e l’ambiente, ma bisogna evitare che tutto ciò si trasformi in una guerra che l’uomo rischia di perdere contro ciò che ha creato.
Salvina Pria: Il 22 aprile è l’Earth day ogni anno sono centinaia le manifestazioni e gli eventi che si tengono in tutti i continenti e “In occasione del’Earth day, chiedo che ciascuno di noi sia consapevole dell’impatto che le nostre scelte hanno su questo pianeta, e che tale impatto avrà ripercussioni sulle generazioni future” (Ban Ki-moon) si capisce così come sia necessaria l’alfabetizzazione su ambiente e clima e come