Oggi la Giornata della Terra è universalmente riconosciuta come un’opportunità per riflettere e agire in favore dell’ambiente e del clima, coinvolgendo oltre un miliardo di persone intenzionate a promuovere cambiamenti politici a livello globale, nazionale e locale.
La crescente consapevolezza ha trasformato la ricorrenza in un movimento. La comunità globale è stata sconvolta dalla più grande crisi globale. Il Covid-19 ha mostrato la necessità di guardare avanti, ma le prossime crisi sono già in arrivo. Il cambiamento climatico, la perdita di specie, le pandemie e gli enormi disastri naturali potrebbero definire il futuro, a meno che non si faccia qualcosa immediatamente. La Giornata invita a mettere in campo impegno e volontà con l’intento di utilizzare le risorse in nostro possesso per affrontare insieme la più grande sfida dell’umanità. Si può partecipare alla ricorrenza innanzi tutto dandole visibilità e divulgando tra le giovani generazioni messaggi di sensibilizzazione e consapevolezza sulla necessità di intervenire fattivamente.
“Quando le generazioni future giudicheranno coloro che sono venuti prima di loro sulle questioni ambientali, potranno arrivare alla conclusione che questi ‘non sapevano’: accertiamoci di non passare alla storia come la generazione che sapeva, ma non si è preoccupata”. (Michail Sergeevič Gorbačëv)
Anche quest’anno l’Earth Day si celebrerà con attività esclusivamente online. Tante le iniziative da parte dei media, delle scuole e delle associazioni tutte. Ciò a dimostrazione che il tema è molto attuale e importante. “Restore our Earth” è l’argomento di questa giornata. La crisi climatica è al centro dell’agenda politica mondiale, ma bisognerà vedere se alle promesse dei politici seguiranno azioni concrete per limitare i danni. L’Agenda 2030 ha tra gli obiettivi quello della salvaguardia dell’ambiente tutto, terra, acqua, suolo, specie animali e vegetali… E’ il momento di agire! Il Pianeta ha bisogno di interventi seri e duraturi per ripristinare condizioni più sostenibili ed efficaci.
LE ORIGINI
L’idea di istituire una Giornata della Terra ha mosso i primi passi dalla pubblicazione, nel 1962, del libro-manifesto ambientalista ‘Primavera silenziosa‘, della biologa statunitense Rachel Carson. In seguito, nel 1969, in una conferenza dell’Unesco a San Francisco, l’attivista per la pace John McConnell ha proposto di istituire una giornata per celebrare la Terra e il concetto di pace. Nel corso poi degli anni, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali). Si insiste in soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell’uomo, come il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
IL PRINCIPIO-GUIDA
Tutti, a prescindere dall’etnia, dal sesso, da quanto guadagnino o in che parte del mondo vivano, hanno il diritto etico a un ambiente sano, equilibrato e sostenibile. La Giornata mondiale della Terra si basa saldamente su questo principio. Il 22 aprile del 1970, venti milioni di cittadini americani, rispondendo a un appello del senatore democratico Gaylord Nelson, si sono mobilitati in una storica manifestazione a difesa del nostro pianeta.
Quest’anno la Giornata Mondiale della Terra è più importante che mai perché la pandemia ha rivelato quanto siamo tutti legati gli uni agli altri, evidenziando gli effetti che abbiamo sul pianeta. Dobbiamo continuare a cercare opportunità per utilizzare le tecnologie intelligenti in modo da ottenere significativi miglioramenti a livello globale sull’impatto ambientale.
Perchè la natura ci fa bene: la Prof. Petruso ritiene che vivere in campagna ci fa bene https://scuola-web.it/2021/04/22/natura-perche-la-natura-ci-fa-star-bene/
Dice la prof. Italiano Rosa “Mentre L’ economia cresce , s ‘ intensificano le pressioni sull’ ecosistema e sulle risorse della Terra : nell’ ultimo periodo il consumo delle risorse non rinnovabili è aumentato tantissimo e gli inquinanti immessi nell’ aria e nell’ acqua si sono moltiplicati .
La realtà è che L’ economia continua ad espandersi , ma L’ ecosistema dal quale dipende non lo può fare , creando una relazione sempre più critica tra i due elementi .
La politica , stimolata dall’ incrementarsi di segnali globali di dissesto ambientale , ha avviato un processo che attraverso varie conferenze internazionali ha condotto all’affermazione del concetto di Sviluppo Sostenibile “.
“Un antico proverbio indiano ricorda che gli uomini non hanno ricevuto la terra in eredità ma in affidamento, perché possano averne cura e lasciarla alla tutela di quanti, dopo di noi, si troveranno a viverci”. Ecco cosa scrive la prof. Luppino