L’arte orafa etrusca è contraddistinta da una grande eleganza e raffinatezza sostenuta da molteplici tecniche, come la filigrana di grande effetto estetico, la granulazione che raggiunge il massimo livello di perfezione, di ispirazione prettamente orientale, e il pulviscolo tecnica caratteristica della gioielleria etrusca ed una delle più complesse e affascinanti tecniche decorative dell’arte orafa di tutti i tempi.



I gioielli più comuni erano fibule, fermagli, bracciali, anelli e collane, ma la produzione tecnico-artistica comprende anche articoli di difesa come pugnali, scudi e spade.
Nella realizzazione degli ornamenti gli alti livelli di maestria artigianale si evidenziano anche nelle tecniche di goffratura, stampa e incisione. La tecnica più audace fu la granulazione che consisteva nella saldatura di piccole sfere auree o grani ad una base generalmente di lamina, seguendo motivi o disegni prestabiliti “silhouette”, i grani andavano da una misura di 0,1 mm a pulviscolo.

Un’altra tendenza molto affascinante fu l’uso della tecnica della policromia attraverso l’uso di gemme, paste vetree, in combinazione esclusivamente con l’oro.