L’IVA: caratteri generali

L’IVA: caratteri generali

L’IVA (Imposta sul valore aggiunto) è un’imposta indiretta che grava  sul consumatore finale dei beni e dei servizi.

  • Le imposte indirette sono quelle che colpiscono le manifestazioni mediate della ricchezza, cioè operazioni e comportamenti- quali i trasferimenti e i consumi di beni- dietro cui si presume la disponibilità di mezzi economici e, quindi, di una certa capacità contributiva.

L’art.1 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 633 del 1972 recita:

L’imposta sul valore aggiunto si applica sulle cessioni di beni e sulle prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell’esercizio di imprese o nell’esercizio di arti e professioni e sulle importazioni, da chiunque effettuate

Affinché un’operazione rientri nella sfera di applicazione dell’IVA devono perciò verificarsi tutti i seguenti tre presupposti:

  • Presupposto oggettivo: le operazioni su cui si applica l’Iva sono le cessioni di beni, le prestazioni di servizi e le importazioni;
  • Presupposto soggettivo: perché rientrino nell’ambito dell’Iva, queste cessioni e prestazioni devono essere compiute da imprenditori oppure da artisti e da professionisti. I privati, non sono soggetti a Iva. Le importazioni sono soggette a Iva da chiunque siano compiute;
  • Presupposto territoriale: le cessioni e le prestazioni devono avvenire nel territorio dello Stato.

Il valore aggiunto di un bene o di un servizio è dato dalla differenza fra il suo prezzo di vendita al consumatore finale e il costo dei fattori produttivi impiegati nella produzione.

Il valore aggiunto ha una formazione graduale, nel senso che risulta dalla somma degli incrementi di valore che si realizzano in ciascun passaggio.

Caratteristiche dell’Iva

L’Imposta sul valore aggiunto ha i seguenti caratteri fondamentali:

  • è un’imposta sui consumi, perché grava effettivamente sul consumatore finale, il quale, essendo l’ultimo anello della catena distributiva, non può rivalersi su nessun altro soggetto;
  • è un’imposta proporzionale, con aliquote differenziate a seconda dei beni e dei servizi che sono oggetto dello scambio;
  • è un’imposta a riscossione frazionata, perché viene colpita la quota di valore aggiunto che si forma in ogni passaggio di proprietà dei beni;
  • è un’imposta neutra, nel senso che, a parità di prezzo finale, l’onere per il consumatore è indipendente dal numero dei passaggi che i beni hanno subito per arrivare fino a lui;
  • è un’imposta trasparente, perché in ogni fase del processo distributivo è sempre possibile individuare quanto è l’imposta e quanto è il valore del bene scambiato.