L’utilizzo delle sostanze profumate di origine sia vegetale che animale risale alla più remota antichità. Sembra che l’etimologia della parola “profumo” provenga dall’espressione latina “per fumum”, ossia “attraverso il fumo”, dal momento che i nostri antenati avevano scoperto che sotto l’influenza del calore, balsami e resine, emanavano le loro fragranze con intensità particolari.

Nel giro di poco più di un secolo e mezzo, l’industria del profumo ha vissuto un vertiginoso progresso, grazie alla chimica. Infatti tanti chimici decifrarono i tesori che la natura custodisce e nasconde, riproducendoli e inventandone di nuovi.

Il profumo dal punto di visto tecnico è una miscela di sostanze e prodotti di origine vegetale, animale e sintetica in opportuni rapporti. Tutto è disciolto in un opportuno solvente. il più usato è l’alcol etilico. Esso è molto volatile, infatti una volta che si applica il profumo sull’epidermide evapora velocemente lasciando un piacevole senso di freschezza. I profumi vengono distinti in base al rapporto della concentrazione della miscela e della gradazione alcolica.